Loading
Nuovo quotidiano d'opinione e cultura
Il tempo: la ricchezza per l’umanità
Nuovo quotidiano d’opinione e cultura

L’aumento del costo dei prodotti diventa allarmante

Purtroppo pochi  conoscono bene i dati degli aumenti dei costi della materie prime che stanno incidendo profondamente sulle tasche dei consumatori e delle imprese. Il governo fa troppo poco e stenta ad affrontare questa situazione che sta divenendo davvero allarmante. Innanzitutto vi sono i costi che sono legati alla produzione industriale. In tal modo è naturale che i prezzi al consumo aumentino in maniera vertiginosa con difficoltà a mantenere invariati livelli accettabili del caro-vita. Da un lato c’è una crescita del prodotto interno lordo dopo la fine della fase acuta della pandemia e dall’altra ci sono aziende che chiudono in quanto non riescono a sostenere i costi di produzione. Quindi licenziamenti e perdita di posti di lavoro si susseguono giornalmente. Uno stato di crisi che passa quasi inosservato. Tanto per fare un esempio il costo della carta in un anno è raddoppiato. La forza motrice per la produzione industriale, l’energia elettrica è aumentata del 50 per cento, mentre il costo del gas è triplicato.

Anche i consumi alimentari aumentano in modo apparentemente inspiegabile: per esempio la pasta è aumentata del 38 per cento da settembre a gennaio dall’ 1,10 euro al 1,52 al chilo. Il metano per automobili è passato da un euro al chilo a due euro.  Ecco le stangate spaventose per i consumatori nel silenzio quasi assoluto della politica e del governo. La categoria degli albergatori non riesce a superare la crisi poiché dopo le chiuse la maggior parte di chi ha prenotato ha disdetto per il clima di paura e di panico che si sta vivendo. Il governo per aiutare questa settore del turismo ha concesso un credito d’imposta che è troppo poco per poter non solo vivere ma sopravvivere (costi d’affitto, del personale e di gestione) Questa stato delle cose con questi aumenti vertiginosi viene giustificato con le difficoltà di approvvigionamento e la crescita esponenziale dei costi di trasporto. Il grande interrogativo per il futuro prossimo resta quello di capire se usciremo da questa situazione economica che desta preoccupazione. 

Share Article
Rosario Sorace, nasce a Giarre il 13 maggio 1958;nel 1972, a 14 anni, inizia un intenso impegno politico e sociale. A soli 25 anni diventa segretario regionale dei giovani socialisti in Sicilia e dopo due anni, nel 1985, viene eletto al Consiglio Comunale di Giarre. Successivamente, viene eletto al Consiglio Provinciale di Catania dove svolge la carica di Assessore allo Sviluppo Economico. Nel 1991 viene eletto Segretario della Federazione Provinciale del PSI di Catania. Nel contempo consegue la laurea in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Catania in cui oggi svolge il servizio in qualità di funzionario di Biblioteca del Dipartimento di Scienze Chimiche. È giornalista pubblicista. Collabora dal 2018 con i giornali on line IENE SICULE, SIKELIAN, IL CORRIERE DI SICILIA e AVANTI LIVE. È un grande di lettore di prosa e scrittore di poesie.
TOP