L’aumento del costo dei prodotti diventa allarmante

Purtroppo pochi conoscono bene i dati degli aumenti dei costi della materie prime che stanno incidendo profondamente sulle tasche dei consumatori e delle imprese. Il governo fa troppo poco e stenta ad affrontare questa situazione che sta divenendo davvero allarmante. Innanzitutto vi sono i costi che sono legati alla produzione industriale. In tal modo è naturale che i prezzi al consumo aumentino in maniera vertiginosa con difficoltà a mantenere invariati livelli accettabili del caro-vita. Da un lato c’è una crescita del prodotto interno lordo dopo la fine della fase acuta della pandemia e dall’altra ci sono aziende che chiudono in quanto non riescono a sostenere i costi di produzione. Quindi licenziamenti e perdita di posti di lavoro si susseguono giornalmente. Uno stato di crisi che passa quasi inosservato. Tanto per fare un esempio il costo della carta in un anno è raddoppiato. La forza motrice per la produzione industriale, l’energia elettrica è aumentata del 50 per cento, mentre il costo del gas è triplicato.
Anche i consumi alimentari aumentano in modo apparentemente inspiegabile: per esempio la pasta è aumentata del 38 per cento da settembre a gennaio dall’ 1,10 euro al 1,52 al chilo. Il metano per automobili è passato da un euro al chilo a due euro. Ecco le stangate spaventose per i consumatori nel silenzio quasi assoluto della politica e del governo. La categoria degli albergatori non riesce a superare la crisi poiché dopo le chiuse la maggior parte di chi ha prenotato ha disdetto per il clima di paura e di panico che si sta vivendo. Il governo per aiutare questa settore del turismo ha concesso un credito d’imposta che è troppo poco per poter non solo vivere ma sopravvivere (costi d’affitto, del personale e di gestione) Questa stato delle cose con questi aumenti vertiginosi viene giustificato con le difficoltà di approvvigionamento e la crescita esponenziale dei costi di trasporto. Il grande interrogativo per il futuro prossimo resta quello di capire se usciremo da questa situazione economica che desta preoccupazione.